controchiave nelle scuole

A cura del M° Marcello Duranti

 


Oltre all’attività per bambini e ragazzi che svolgiamo nelle nostre sedi , Controchiave ha sviluppato nel tempo anche diversi progetti nelle scuole del territorio, al fine di raggiungere un numero di bambini e ragazzi più ampio di quelli che hanno l’opportunità di recarsi presso di noi, e per integrare, laddove possibile, l’insegnamento della musica con quello delle materie curricolari.

Molti studi confermano infatti quanto la didattica musicale di qualità abbia sempre un orientamento inclusivo e consenta di stimolare in tutti gli alunni, oltre all’intelligenza razionale, anche il desiderio, la curiosità, la passione e la solidarietà nei confronti degli altri. Le pratiche musicali attivate nei laboratori di musica d’insieme poi non si limitano alla costruzione di una competenza interpretativo/musicale, ma consentono ai ragazzi anche di sviluppare sensibilità cooperative, realizzando gli obiettivi della convivenza civile e offrendo occasioni di incontro utili a maturare sia il senso di appartenenza alla comunità sia una consapevolezza positiva delle differenze interindividuali, nel rispetto dei diritti formativi e di cittadinanza di ogni individuo.

SEZIONE A SPERIMENTAZIONE MUSICALE

presso l'istituto comprensivo “via Padre Semeria”, scuola media “Principe di Piemonte”...

IL POLO REGIONALE PER IL POTENZIAMENTO MUSICALE

Anche grazie all’attività svolta in sinergia con l’associazione, nell’anno ...

Scuole Elementari

Laboratorio musicale per le attività integrative scuola primaria di primo grado ,,,

Scuole materne

La musica è un gioco … da bambini! laboratorio didattico di educazione al suono e alla musica per i bambini della scuola dell’infanzia

L’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola media prende forma di sperimentazione in tutto il territorio italiano negli anni ’70. Con la Legge  n.124 del 3 maggio 1999 i suddetti corsi sono ricondotti a ordinamento e istituiscono l’insegnamento curriculare di uno strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado.

Il successivo decreto Ministeriale recita:

“L’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecno pratici, lessicali storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell’educazione musicale, orienta quindi le finalità di quest’ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell’insegnamento strumentale stesso”.

L’attivazione di tali corsi è un privilegio che poche scuole hanno in questo momento e sono insufficienti per la richiesta di approfondimento e studio della disciplina musicale.

Per questo, rispondendo a un’esigenza dell’Istituto Comprensivo “Via Padre Semeria”, e della Dirigente Scolastica Serenella Presutti, nell’anno scolastico 2014/2015, è partito il progetto della sezione a sperimentazione musicale presso la scuola secondaria di primo grado plesso “Principe di Piemonte”, realizzato dalla volontà comune della scuola, delle famiglie, dell’associazione culturale Controchiave, e grazie al supporto della Presidenza e dell’Assessorato alle politiche scolastiche del Municipio VIII.

 

Il Progetto Principe di Piemonte: “la classe orchestra” 

Il nostro sogno è quello di avvicinare i ragazzi alla pratica della musica con la costruzione di esperienze condivise, a partire dall’analisi di contesto, col tramite di attività mirate: ogni classe si va costituendo nel tempo come una piccola orchestra, nell’integrazione delle diverse  specificità. La realizzazione di un simile modello didattico di “classe-orchestra” nella scuola pubblica statale offre la possibilità di raggiungere realtà sociali disomogenee e non di rado fragili. Un simile modello impatta con temi urgenti dal punto di vista educativo globale e con il rispetto dei diritti umani, quali la disabilità, i disturbi scolastici, lo svantaggio sociale. In una prospettiva didattica inclusiva un utilizzo consapevole della musica, sistematico e didatticamente fondato, diviene una risorsa flessibile ed efficace soprattutto, ma non solo, in presenza di alunni diversamente abili. Un punto di forza è rappresentato dall’integrazione con la didattica curricolare, in una sinergia di competenze diverse per contribuire, attraverso la musica, al successo formativo del ragazzo in un’ottica educativa e non prestazionale. Il programma didattico curricolare si svolge nel triennio come da programma ministeriale con la possibilità per i ragazzi di mettere in pratica lo studio della teoria, della tecnica strumentale (che ogni ragazzo studia con le lezioni di strumento pomeridiane a scuola) e dei contesti storici attraverso i laboratori che  approfondiscono gli  stili e i linguaggi musicali e artistici,

Il laboratorio musicale in quanto attività collettiva, rappresenta una progettualità attiva, uno spazio/tempo dinamico; consente la creazione di dialoghi musicali profondi anche nel corso di attività di ascolto; promuove il potenziale cognitivo; amplifica il potere creativo della collaborazione.

Grazie al successo che il progetto ha riscosso nel territorio ed il conseguente aumento di domande di iscrizione, le sezioni musicali sono diventate 2, per un totale di 6 classi e 130 alunni.

La domanda di iscrizione prevede che ogni aspirante allievo sia sottoposto a colloquio con delle prove attitudinali, nel corso del quale vengono svolte prove ritmiche, melodiche e armoniche per valutare la motivazione e la predisposizione. Gli studenti indicano se suonano già uno strumento, e se vogliono possono eseguire un brano. Nella classe-orchestra suonano ciascuno il proprio strumento; in alcuni casi, però, se si rende necessario il potenziamento di alcuni strumenti, si alternano o partecipano più ragazzi; questo accade di solito per la batteria/percussioni e per il basso). Se lo studente non suona già uno strumento, viene assegnato dalla commissione. La partecipazione prevede nei primi 2 anni 1 ora di lezione in coppia o a piccoli gruppi nel terzo anno 45 min. individuali, e 2 ore di laboratorio settimanale Attualmente la media musicale Principe di Piemonte ha 6 classi per un totale di 130 studenti.

i laboratori
ROCK

CANZONE

MUSICA PER FILM

fanfaretta

Laboratorio di fiati e percussioni

l'organico
2

sezioni musicali

6

classi

130

Studenti

16

professori curriculari

17

insegnanti di strumento

    • Per me la scuola ad indirizzo musicale è molto bella e il professore che mi insegna chitarra è molto brava. Secondo me l’indirizzo musicale non insegna solo le note e le melodie ma insegna ad ascoltare gli altri, a stare in gruppo e ad essere più uniti che mai. Spero che a fine anno riusciremo a suonare tutti insieme e a fare un bel concerto per far capire ad amici e parenti che la musica è molto importante e quindi noi saremo contenti e nuovi bambini si appassioneranno. Anche il metodo di studio delle attività della mattina mi piace e l’ambiente che ci circonda è ottimo per studiare scienze e giocare in giardino a ricreazione. (L.C.)
    • Questi primi mesi di scuola media musicale sono stati un’esperienza bella ed interessante. All’inizio ero un po’ emozionato: alla novità della scuola media con tanti professori e tante materie nuove si aggiungeva quella dello studio di uno strumento musicale, il pianoforte, che mi piaceva ma che non conoscevo. Dopo poco tempo però mi sono reso conto che le materie nuove erano tutte interessanti e che nello studio dello strumento ero diventato bravino: da semplici canzoncine sono arrivato a suonare una parte dell’Inno alla Gioia. Penso che l’indirizzo musicale non sia importante soltanto per la conoscenza del prprio strumento, ma anche per la musica d’insieme. I professori ci ripetono sempre che noi siamo un’orchestra: certo ancora non lo siamo ma sicuramente ci stiamo provando. (M.M.)
    • La mia scuola media si trova in mezzo agli alberi come se fosse un luogo incantato, siamo circondati da scuole materne ed elementari e poi ognuno di noi suona uno strumento. La mia scuola nel 1920 era situata sul Colle Oppio e nel 1940 fu trasferita sulla rocca di San Paolo. (…) Rispetto ai cinque anni delle elementari mi pare che la mensa abbia fatto un salto di qualità. Noi il lunedì pomeriggio facciamo un corso di musiche ritmiche insieme ad un’insegnante piuttosto brava. (…) I professori sono in gamba e alcuni sono severi (ma neanche troppo!) Questa scuola è bellissima e non la cambierei per nulla al mondo. (S.R.)
    • La sezione musicale della Principe di Piemonte mi piace molto per l’ambiente che circonda la nostra classe che è immersa nel verde. Un’altra cosa che mi piace molto sono i metodi di studio dei docenti ma anche il fatto che si fanno molte visite d’istruzione, per esempio siamo andati all’inaugurazione dell’Alberone oppure abbiamo fatto un campo scuola vicino a Viterbo. (A.M.)
    • Io vado ad una scuola, è una scuola all’aperto, è a indirizzo musicale, è una scuola bellissima, è una scuola dove entri e non vuoi più uscire, è una scuola dove il sabato mattina ci vuoi ritornare, è una scuola dove impari divertendoti, è una scuola che più ci vai e più ti piace, è una scuola piena d’allegria. Indovina che scuola è? E’ l’Istituto Comprensivo Via Padre Semeria! (A.C.)
    • Questa scuola mi piace molto e, nonostante non sia una scuola media tradizionale, sono felice di essere venuta qui. Mi piace questa esperienza musicale che sto vivendo. (M.C.)
    • La nuova sezione a sperimentazione musicale è un’esperienza nuova per tutta la classe, compresi i professori, che a parere mio sono davvero degli ottimi insegnanti, anche se molto esigenti. Il corso di musica d’insieme, che si svolge il lunedì è iniziato con programmi di ritmica e lettura delle note per chi ha iniziato da poco a suonare. Dopo il periodo delle vacanze di Natale comincerà la musica d’insieme strumentale con l’insegnante Marcello Duranti dell’associazione Controchiave. Sempre della stessa associazione sono gli insegnanti di violino, pianoforte, chitarra e sax: davvero capaci. Essere in una scuola immersa nel verde è veramente piacevole, permette di 45 effettuare esperimenti scientifici e lezioni all’aperto. In questa scuola c’è proprio tutto quello di cui abbiamo bisogno. (F.C.)
    • La scuola che frequento mi piace molto da tutti i punti di vista: i prof. sono simpatici, con i nuovi compagni mi diverto un botto e la scuola è immersa nel verde; quindi per la mattinata non mi posso proprio lamentare, però sul post scuola ne ho da lamentarmi: i ragazzi che ci tengono si credono dei professori, e fin qui lo posso pure accettare, ma loro ci assegnano pure altri compiti oltre all’altra marea che già abbiamo e se finiamo i compiti dobbiamo stare fermi e zitti ad annoiarci! Poi c’è l’indirizzo musicale che io adoro in pratica perché suono e mi diverto, ma in teoria ci capisco ancora poco o niente (meglio niente!) (V.D.)
    • Credo sia stata un’idea davvero geniale fare una classe della Moscati alla Principe con sezione musicale. I professori sono tutti molto bravi, alcuni più severi e altri più simpatici, anche se ci sono delle materie più difficili di altre. la nostra scuola è immersa nella natura e questo ci aiuta a sentirci più sereni e liberi, poi essendo a sezione musicale impariamo a suonare uno degli strumenti che ci piacciono di più. Io mi trovo bene, e spero che gli altri ragazzi che verranno qui si troveranno bene come me. (A.C.)
    • Questo indirizzo musicale mi piace: le attività mattutine sono belle e interessanti come Francese, Educazione fisica, grammatica, etc. Forse arte non la digerisco bene! Mi piace che suoneremo insieme come un’orchestra vera e propria. Lo strumento, cioè la lezione pomeridiana mi piace ed è divertente… ci insegnano molte cose che serviranno poi per la musica d’insieme. (D.R.F.)
    • La mia impressione sulla scuola media musicale è che la scuola è molto bella: noi andiamo a scuola per imparare, ma possiamo con la musica avere sempre fantasia ed immaginazione. (T.D.C.)
    • Questa classe è molto bella, i professori sono tutti bravi e severi, sanno quando si può scherzare e quando no. La sezione musicale è molto bella, il lunedì facciamo musica d’insieme con movimenti ritmici balliamo e cantiamo invece gli altri giorni della settimana facciamo musica separati: c’è chi fa chitarra, pianoforte, violino e sassofono; io faccio chitarra il venerdì. Il mio professore di musica è molto bravo e paziente: questi sono i miei pensieri su questa nuova classe. (A.F.)
    • L’esperienza musicale è una delle più belle! L’ambiente e tutto quello che ci circonda è magnifico! Anche se non è come la scuola media tradizionale: la campanella, i corridoi, essere i più piccoli… sono cose che mi mancano, anche se ne è valsa la pena! (E.C.)
    • A me la mia scuola piace perché siamo in mezzo alla natura con alberi di ogni specie. Io ho fatto anche le elementari alla Principe e quando ho sentito che 46 avrebbero aperto una scuola media non ci ho pensato due volte e ho chiesto a mia madre di iscrivermi e devo essere sincero, quando ho saputo che era ad indirizzo musicale, avrei preferito normale. Ma poi ho visto che i miei amici ci andavano… così ho deciso di andarci. Però poi ho cambiato idea riguardo allo strumento e ho capito che il sassofono mi piaceva e col tempo ho imparato ad apprezzare anche la musica d’insieme. Poi c’era il doposcuola, e quello mi è stato molto utile perché in quelle due ore riuscivo a finire tutti i compiti per il giorno dopo. In più ci sono dei bravi professori ad insegnare: ci fanno fare cose belle, come la prof. di tecnologia con gli alberi di Natale ad incastro. A me perciò adesso mi piace la mia scuola e spero di non dimenticarla quando sarò alle superiori. (A.P.)

fanfaretta

 

 


IL POLO REGIONALE PER IL POTENZIAMENTO MUSICALE

Anche grazie all’attività svolta in sinergia con l’associazione, nell’anno scolastico 2018/19 l’Istituto comprensivo “via Padre Semeria” di Roma è tra le Istituzioni scolastiche pubbliche statali individuate quali scuola polo a livello regionale per la realizzazione di attività di potenziamento dell’attività musicale e dell’attività teatrale, di cui all’avviso pubblico D.M. 851/2017, art.20 e Nota MIUR prot.n.915 del 22/2/2018.

Il “Polo regionale per il potenziamento musicale” ha per oggetto la promozione della cultura della pratica musicale, artistica e coreutica in ogni ordine di scuola, nell’ottica di continuità verticale fra il I Ciclo di Istruzione, la scuola secondaria di II grado, i Conservatori Statali di Musica, Le Accademie Nazionali di Danza, anche in collaborazione con i soggetti pubblici e privati accreditati

presso il MIUR, per progettare e realizzare quanto segue:

      • promuovere la cultura e la pratica musicale nella scuola, attraverso la realizzazione di progetti di eccellenza a carattere locale e nazionale;
      • attivare servizi per la qualificazione dell’insegnamento musicale e di collegamento con le istituzioni scolastiche coinvolte nel processo di riforma, di cui alla L.107/2015, attraverso la diffusione delle attività organizzate a livello locale e nazionale dalle singole istituzioni;
      • favorire, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, la pratica musicale, artistica e coreutica, lo sviluppo dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca didattico educativa;
      • ampliare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa inserendovi le iniziative volte alla valorizzazione dell’apprendimento coreutico/musicale;
      • collaborare con istituzioni, enti e associazioni di comprovata qualificazione negli insegnamenti della musica, coreutico ovvero nella didattica della Danza;
      • promuovere lo sviluppo della cultura e della pratica musicale e coreutica

 

 


SCUOLE ELEMENTARI

Laboratorio musicale per le attività integrative scuola primaria di primo grado


GIOCHI MUSICALI – Per le classi prime seconde e terze

CANTA CHE TI SPASSA – Per le classi quarte e quinte

INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI MUSICALI – Dalle classi terze in poi

 

Cosa vuol dire fare musica:
essenzialmente essere sensibile ai suoni, trovarvi un significato (evocando stati affettivi o immagini) e godere della loro organizzazione.

La musica viene concepita come gioco senso motorio sulla base dell’esperienza sensoriale e motoria attraverso cui naturalmente il bambino conosce e si adatta al mondo esterno.
L’educatore saràà dunque un modello di musicalitàà e raccoglierà le proposte di gioco musicale del bambino le rielaboreràà e le restituirà dando a quest’ultimo la possibilitàà di ricevere una ricca acculturazione musicale. La musica svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’individuo. Attraverso la musica il bambino sviluppa capacità di introspezione, di comprensione degli altri e della vita stessa e impara a migliorare la sua capacità di sviluppare e di alimentare liberamente la propria immaginazione e la propria creatività.
L’apprendimento della musica avviene con modalità molto simili a quelle del linguaggio, sebbene essa non sia una vera e propria lingua dato che non ha la grammatica o parti del discorso, ma ha una sintassi attraverso la quale è possibile attribuirle un significato.
L’intento è quello di condurre il bambino a ”comprendere la musica nello stesso modo in cui lo si guida nella comprensione del linguaggio” e ad esprimersi mediante questa. Le finalità e gli obiettivi verranno discussi e condivisi con le Maestre e la funzionaria dei servizi educativi scolastici, considerando che le attività degli operatori sono di supporto e di affiancamento alle educatrici responsabili e professionalmente già formate per la gestione e l’educazione dei bambini.

Ambiti di apprendimento

      • Il movimento e la danza
      • La voce e il canto
      • L’ascolto
      • L’alfabetizzazione musicale
      • La socialità, la relazione nel gruppo
      • Il Coro
      • Guida agli strumenti musicali, esempi dal vivo.

 

 

GIOCHI MUSICALI –  Prima, Seconda e terza Classe                                               

                                                                      
Il bambino di questa età naturalmente si esprime attraverso vocalizzazioni ritmiche e tonali alle quali generalmente un adulto non riesce ad attribuire un significato; esse invece rappresentano le prime ”parole’ ‘del vocabolario musicale.
Generalmente poichè non esercitato questo canto spontaneo si perde e l’attenzione del bambino si concentra principalmente sul linguaggio parlato e la musica finisce per avere un ruolo secondario come mezzo espressivo. Per queste motivazioni verrà fatto uso prevalentemente della sillaba neutra. Si darà importanza alla ricezione ed elaborazione delle informazioni musicali e non ad una risposta immediata agli stimoli ricevuti. Ogni bambino coglie ciò di cui ha bisogno nella modalità che più gli appartiene e restituisce secondo i suoi tempi.

attraverso il gioco senso motorio si lavorerà per:

      • rilassare i muscoli, regolare e gestire il respiro in maniera ritmica
      • muovere segmenti corporei e sviluppare la motricità fine
      • sviluppare la percezione del corpo in movimento nello spazio (avanti/indietro, di lato, dentro/fuori)
      • favorire la consapevolezza corporea
      • favorire l’ascolto e la produzione di pattern tonali e ritmici
      • favorire l’introiezione di chant e di semplici melodie
      • favorire l’ascolto delle possibilità timbriche della voce

Verranno utilizzate anche piccole storie che verranno presentate ai bambini attraverso chant melodie e saranno così vissute musicalmente.

 

 

    CANTA CHE TI SPASSA

“Quando a cantare sono i bambini l’inconsapevolezza si fa poesia”

 

Quarta Classe e Quinta classe

Il percorso già svolto nelle prime tre classi darà la possibilità di esplorare e approfondire il concetto di armonia nell’originario significato del grecismo harmonía che è legame, congiunzione e connessione. La crescita evolutiva porta e rinforza una diversa percezione emotiva, una differenza di maturazione evolutiva ed espressiva.  Il coro è uno spazio dove poter essere parte di un progetto più ampio, essere se stessi nella diversità a servizio della musica, non in competizione, ma solidale, assumersi la responsabilità di realizzare un progetto  più  complesso.                                                          

INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI MUSICALI

Dal terzo anno, cioè dagli 8 anni circa, il lavoro verrà integrato con l’avviamento e la guida all’ascolto degli strumenti musicali. Attraverso la visione e l’ascolto delle varie famiglie di strumenti e invitando musicisti o allievi delle classi della media musicale a eseguire dei brani e a raccontare la loro esperienza musicale. Questo percorso aiuterà gli alunni, se intenzionati, alla scelta di uno strumento musicale, per poter continuare un percorso di studio nelle media musicale dell’istituto o nelle scuole popolari del proprio territorio.

Materiali e strumenti

Strumentario Orff (glokenspiele, triangoli, tamburelli, legnetti, maracas, sonagli), cd audio, foto, fiabe illustrate, disegni, cartoni, matite colorate, tempera acrilica.

Finalità ed Obiettivi

      • Favorire la socializzazione e l’espressione di sé nel gruppo
      • Promuovere il benessere globale del gruppo classe, integrando le diverse competenze e identità dei      bambini
      • Valorizzare le risorse di ciascun bambino per sviluppare le capacitàà di lavoro di gruppo
      • Potenziare l’esplorazione e l’uso della voce dei gesti e del movimento come mezzi espressivi     attraverso l’uso di semplici danze strutturate o movimento libero
      • Potenziare l’introiezione e la produzione di chant e di semplici melodie
      • Potenziare  la coordinazione psicomotoria e la gestione dello spazio:, impostare sequenze strutturate di movimento
      • Potenziare l’attenzione, la concentrazione e la memoria
      • Potenziare l’ascolto e la produzione di pattern tonali e ritmici
      • Esplorare il concetto di forma
      • Familiarizzare con il linguaggio simbolico attraverso l’utilizzo di partiture formali e informali
      • Potenziare la conoscenza e l’uso di strumenti musicali (strumentario ritmico di base, strumentario Orff)

Organizzazione e gestione del progetto.

Le finalità e gli obiettivi verranno discussi e condivisi con le Maestre e la funzionaria dei servizi educativi scolastici.

 


LA MUSICA È UN GIOCO  da bambini!


LABORATORIO DIDATTICO DI EDUCAZIONE AL SUONO e ALLA MUSICA PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

 

Le attività proposte nell’ambito dei laboratori musicali intendono indirizzare il bambino alla scoperta della realtà sonora e introdurlo al linguaggio musicale come possibilità espressiva, con lo scopo di contribuire allo sviluppo armonico e globale della sua personalità.

L’idea che sta alla base di questi laboratori è che la musica può costituire una bellissima occasione per giocare e che giocando si può imparare moltissimo; il gioco infatti è una delle modalità più importanti con le quali il bambino prende coscienza di sé, del mondo che lo circonda e delle persone con le quali entra in relazione. Giocare con la musica è un ottimo strumento pedagogico che consente di stimolare la curiosità, la fantasia, l’intuizione e la creatività che sono in ognuno di noi, in particolare nei più piccoli.

Motivazioni pedagogiche:

Opportunità che la musica può favorire in ordine:

  • Alla formazione globale della personalità del bambino
  • All’interesse per le diverse attività presenti nella scuola
  • Ad un coinvolgimento vivacemente attivo del bambino
  • Ai possibili e necessari collegamenti con altre attività, in modo tale che sia possibile costruire itinerari di lavoro congruenti in cui i diversi momenti e le varie esperienze siano collegate da un sostegno specificatamente sonoro-musicale.

Finalità:

  • Favorire un’educazione al suono e alla musica potenziando nel bambino le facoltà di percezione e comprensione della realtà.
  • Promuovere nel bambino atteggiamenti motivati e consapevoli di esplorazione e manipolazione delle componenti delle componenti del suono.
  • Favorire l’ acquisizione e lo sviluppo delle capacità di interpretare e produrre musica in modo consapevole e creativo.
  • Contribuire allo sviluppo della socializzazione.

Obiettivi:

  • Formazione e sviluppo delle capacità legate alla percezione e comprensione della realtà
  • consapevolezza e controllo suono-silenzio
  • distinguere e riconoscere i parametri del suono: altezza (acuto, grave, direzione ascendente o discendente, recto-tono); durata (lungo, corto); intensità (forte/piano, crescendo/diminuendo); timbro (scoperta delle qualità timbriche del suono osservando le caratteristiche degli strumenti: forma, materiale, sensazioni tattili, modalità di produzione del suono);
  • sviluppo della capacità di orientamento nella spazio seguendo la fonte sonora (davanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, vicino/lontano);
  • sapersi muovere nello spazio secondo i concetti di occupazione, raggruppamenti, percorsi,
  • sviluppo delle capacità di controllo del ritmo libero nelle sonorizzazioni e nell’improvvisazione.
  • viluppo della capacità di percepire nel ritmo misurato, la pulsazione, gli accenti, le unità ritmiche elementari
  • Sviluppo delle capacità interpretative
  • Riconoscere la funzione di determinate musiche (musica per ballare, per dormire…)
  • Riconoscere nei brani elementari proposti, elementari strutture formali (solo-tutti, alternanza, contrasto, ripetizione)
  • Scoperta ed uso del corpo quale primo strumento per produrre suoni, in particolare per l’esecuzione di sequenze
  • Saper riprodurre con la voce e con gli strumenti, per imitazione, ritmi e melodie elementari
  • Saper eseguire con la voce e gli strumenti sequenze sonoro-musicali seguendo la direzione gestuale o interpretare partiture informali
  • Acquisizione della capacità di interpretazione gestuale e grafica del materiale sonoro: esperienza di relazione tra suono e
  • Movimento libero e spontaneo associato al suono
  • Sviluppo della motricità in relazione alle proposte sonoro-musicali.- Saper tradurre con il gesto quanto ascoltato e viceversa- ricerca di forme spontanee di rappresentazione – sviluppare
  • la capacità di organizzare materiali sonori in maniera espressiva e finalizzata (composizione e improvvisazione) secondo criteri formali minimi elementari (ripetizione, contrasto, alternanza, sovrapposizione).

 

Attività:

Il laboratorio prevede giochi di vario tipo, che spaziano dal gioco corporeo a quello simbolico, attraverso l’utilizzo di canti e di danze delle tradizioni popolari e di strumenti musicali didattici (strumentario Orff) e altri oggetti convenzionali e non convenzionali, utili al gioco sonoro ed alla sperimentazione dei parametri del suono;

  • Giochi di riscaldamento e di conoscenza del proprio corpo; giochi di reazione a stimoli sonori; i gesti-suono come forma ritmica e di accompagnamento; giochi per il controllo e la coordinazione
  • Giochi di esplorazione dell’ambiente e degli oggetti sonori, riguardanti la loro natura, per favorire la sensibilizzazione del bambino nei confronti dei suoni dell’ambiente e la sua esperienza sonora attraverso la manipolazione di oggetti d’uso
  • Memorizzare ed eseguire filastrocche, giochi cantati, sequenze ritmiche, verbali e
  • Giochi per l’esplorazione e la sperimentazione della propria

All’interno di ogni laboratorio, circa due incontri sono dedicati alla costruzione di strumenti musicali partendo da materiale didattico e di riciclo, nei quali ogni bambino avrà l’opportunità di costruire il suo strumento e quindi inventare il suo suono.

 

Modalità e tempi:

Da concordare con il dirigente scolastico e le maestre delle classi che partecipano al progetto

Note metodologiche:

La caratteristica fondamentale dell’approccio metodologico è quello dell’attenzione al bambino, alle sue necessità espressive e alle sue potenzialità creative, valorizzando tutte le forme espressive come uniche e irripetibili. In un clima di accettazione, dove il giudizio estetico viene sospeso, i bambini verranno accompagnati in un contesto ludico e fantastico. Seguendo e immaginando le gesta di personaggi di fantasia, sperimenteremo insieme gli aspetti formali, emotivi e relazionali della musica; per fare ciò attingiamo a diverse metodologie della didattica musicale: Orff Schulwerk, “Music Learning Theory” di E. Gordon, le condotte musicali di F. Delalande, la musicoterapia modello “Benenzon”.

Svolgimento del laboratorio:

una volta alla settimana, più un incontro conclusivo dedicato alla condivisione con i genitori del percorso effettuato.