A cura del M° Marcello Duranti
Oltre all’attività per bambini e ragazzi che svolgiamo nelle nostre sedi , Controchiave ha sviluppato nel tempo anche diversi progetti nelle scuole del territorio, al fine di raggiungere un numero di bambini e ragazzi più ampio di quelli che hanno l’opportunità di recarsi presso di noi, e per integrare, laddove possibile, l’insegnamento della musica con quello delle materie curricolari.
Molti studi confermano infatti quanto la didattica musicale di qualità abbia sempre un orientamento inclusivo e consenta di stimolare in tutti gli alunni, oltre all’intelligenza razionale, anche il desiderio, la curiosità, la passione e la solidarietà nei confronti degli altri. Le pratiche musicali attivate nei laboratori di musica d’insieme poi non si limitano alla costruzione di una competenza interpretativo/musicale, ma consentono ai ragazzi anche di sviluppare sensibilità cooperative, realizzando gli obiettivi della convivenza civile e offrendo occasioni di incontro utili a maturare sia il senso di appartenenza alla comunità sia una consapevolezza positiva delle differenze interindividuali, nel rispetto dei diritti formativi e di cittadinanza di ogni individuo.
presso l'istituto comprensivo “via Padre Semeria”, scuola media “Principe di Piemonte”...
Anche grazie all’attività svolta in sinergia con l’associazione, nell’anno ...
Laboratorio musicale per le attività integrative scuola primaria di primo grado ,,,
La musica è un gioco … da bambini! laboratorio didattico di educazione al suono e alla musica per i bambini della scuola dell’infanzia
L’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola media prende forma di sperimentazione in tutto il territorio italiano negli anni ’70. Con la Legge n.124 del 3 maggio 1999 i suddetti corsi sono ricondotti a ordinamento e istituiscono l’insegnamento curriculare di uno strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado.
Il successivo decreto Ministeriale recita:
“L’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecno pratici, lessicali storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell’educazione musicale, orienta quindi le finalità di quest’ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell’insegnamento strumentale stesso”.
L’attivazione di tali corsi è un privilegio che poche scuole hanno in questo momento e sono insufficienti per la richiesta di approfondimento e studio della disciplina musicale.
Per questo, rispondendo a un’esigenza dell’Istituto Comprensivo “Via Padre Semeria”, e della Dirigente Scolastica Serenella Presutti, nell’anno scolastico 2014/2015, è partito il progetto della sezione a sperimentazione musicale presso la scuola secondaria di primo grado plesso “Principe di Piemonte”, realizzato dalla volontà comune della scuola, delle famiglie, dell’associazione culturale Controchiave, e grazie al supporto della Presidenza e dell’Assessorato alle politiche scolastiche del Municipio VIII.
Il nostro sogno è quello di avvicinare i ragazzi alla pratica della musica con la costruzione di esperienze condivise, a partire dall’analisi di contesto, col tramite di attività mirate: ogni classe si va costituendo nel tempo come una piccola orchestra, nell’integrazione delle diverse specificità. La realizzazione di un simile modello didattico di “classe-orchestra” nella scuola pubblica statale offre la possibilità di raggiungere realtà sociali disomogenee e non di rado fragili. Un simile modello impatta con temi urgenti dal punto di vista educativo globale e con il rispetto dei diritti umani, quali la disabilità, i disturbi scolastici, lo svantaggio sociale. In una prospettiva didattica inclusiva un utilizzo consapevole della musica, sistematico e didatticamente fondato, diviene una risorsa flessibile ed efficace soprattutto, ma non solo, in presenza di alunni diversamente abili. Un punto di forza è rappresentato dall’integrazione con la didattica curricolare, in una sinergia di competenze diverse per contribuire, attraverso la musica, al successo formativo del ragazzo in un’ottica educativa e non prestazionale. Il programma didattico curricolare si svolge nel triennio come da programma ministeriale con la possibilità per i ragazzi di mettere in pratica lo studio della teoria, della tecnica strumentale (che ogni ragazzo studia con le lezioni di strumento pomeridiane a scuola) e dei contesti storici attraverso i laboratori che approfondiscono gli stili e i linguaggi musicali e artistici,
Il laboratorio musicale in quanto attività collettiva, rappresenta una progettualità attiva, uno spazio/tempo dinamico; consente la creazione di dialoghi musicali profondi anche nel corso di attività di ascolto; promuove il potenziale cognitivo; amplifica il potere creativo della collaborazione.
Grazie al successo che il progetto ha riscosso nel territorio ed il conseguente aumento di domande di iscrizione, le sezioni musicali sono diventate 2, per un totale di 6 classi e 130 alunni.
La domanda di iscrizione prevede che ogni aspirante allievo sia sottoposto a colloquio con delle prove attitudinali, nel corso del quale vengono svolte prove ritmiche, melodiche e armoniche per valutare la motivazione e la predisposizione. Gli studenti indicano se suonano già uno strumento, e se vogliono possono eseguire un brano. Nella classe-orchestra suonano ciascuno il proprio strumento; in alcuni casi, però, se si rende necessario il potenziamento di alcuni strumenti, si alternano o partecipano più ragazzi; questo accade di solito per la batteria/percussioni e per il basso). Se lo studente non suona già uno strumento, viene assegnato dalla commissione. La partecipazione prevede nei primi 2 anni 1 ora di lezione in coppia o a piccoli gruppi nel terzo anno 45 min. individuali, e 2 ore di laboratorio settimanale Attualmente la media musicale Principe di Piemonte ha 6 classi per un totale di 130 studenti.
Laboratorio di fiati e percussioni
sezioni musicali
classi
Studenti
professori curriculari
insegnanti di strumento
Anche grazie all’attività svolta in sinergia con l’associazione, nell’anno scolastico 2018/19 l’Istituto comprensivo “via Padre Semeria” di Roma è tra le Istituzioni scolastiche pubbliche statali individuate quali scuola polo a livello regionale per la realizzazione di attività di potenziamento dell’attività musicale e dell’attività teatrale, di cui all’avviso pubblico D.M. 851/2017, art.20 e Nota MIUR prot.n.915 del 22/2/2018.
Il “Polo regionale per il potenziamento musicale” ha per oggetto la promozione della cultura della pratica musicale, artistica e coreutica in ogni ordine di scuola, nell’ottica di continuità verticale fra il I Ciclo di Istruzione, la scuola secondaria di II grado, i Conservatori Statali di Musica, Le Accademie Nazionali di Danza, anche in collaborazione con i soggetti pubblici e privati accreditati
presso il MIUR, per progettare e realizzare quanto segue:
GIOCHI MUSICALI – Per le classi prime seconde e terze
CANTA CHE TI SPASSA – Per le classi quarte e quinte
INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI MUSICALI – Dalle classi terze in poi
Cosa vuol dire fare musica:
essenzialmente essere sensibile ai suoni, trovarvi un significato (evocando stati affettivi o immagini) e godere della loro organizzazione.
La musica viene concepita come gioco senso motorio sulla base dell’esperienza sensoriale e motoria attraverso cui naturalmente il bambino conosce e si adatta al mondo esterno.
L’educatore saràà dunque un modello di musicalitàà e raccoglierà le proposte di gioco musicale del bambino le rielaboreràà e le restituirà dando a quest’ultimo la possibilitàà di ricevere una ricca acculturazione musicale. La musica svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’individuo. Attraverso la musica il bambino sviluppa capacità di introspezione, di comprensione degli altri e della vita stessa e impara a migliorare la sua capacità di sviluppare e di alimentare liberamente la propria immaginazione e la propria creatività.
L’apprendimento della musica avviene con modalità molto simili a quelle del linguaggio, sebbene essa non sia una vera e propria lingua dato che non ha la grammatica o parti del discorso, ma ha una sintassi attraverso la quale è possibile attribuirle un significato.
L’intento è quello di condurre il bambino a ”comprendere la musica nello stesso modo in cui lo si guida nella comprensione del linguaggio” e ad esprimersi mediante questa. Le finalità e gli obiettivi verranno discussi e condivisi con le Maestre e la funzionaria dei servizi educativi scolastici, considerando che le attività degli operatori sono di supporto e di affiancamento alle educatrici responsabili e professionalmente già formate per la gestione e l’educazione dei bambini.
Ambiti di apprendimento
GIOCHI MUSICALI – Prima, Seconda e terza Classe
Il bambino di questa età naturalmente si esprime attraverso vocalizzazioni ritmiche e tonali alle quali generalmente un adulto non riesce ad attribuire un significato; esse invece rappresentano le prime ”parole’ ‘del vocabolario musicale.
Generalmente poichè non esercitato questo canto spontaneo si perde e l’attenzione del bambino si concentra principalmente sul linguaggio parlato e la musica finisce per avere un ruolo secondario come mezzo espressivo. Per queste motivazioni verrà fatto uso prevalentemente della sillaba neutra. Si darà importanza alla ricezione ed elaborazione delle informazioni musicali e non ad una risposta immediata agli stimoli ricevuti. Ogni bambino coglie ciò di cui ha bisogno nella modalità che più gli appartiene e restituisce secondo i suoi tempi.
attraverso il gioco senso motorio si lavorerà per:
Verranno utilizzate anche piccole storie che verranno presentate ai bambini attraverso chant melodie e saranno così vissute musicalmente.
CANTA CHE TI SPASSA
“Quando a cantare sono i bambini l’inconsapevolezza si fa poesia”
Quarta Classe e Quinta classe
Il percorso già svolto nelle prime tre classi darà la possibilità di esplorare e approfondire il concetto di armonia nell’originario significato del grecismo harmonía che è legame, congiunzione e connessione. La crescita evolutiva porta e rinforza una diversa percezione emotiva, una differenza di maturazione evolutiva ed espressiva. Il coro è uno spazio dove poter essere parte di un progetto più ampio, essere se stessi nella diversità a servizio della musica, non in competizione, ma solidale, assumersi la responsabilità di realizzare un progetto più complesso.
INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI MUSICALI
Dal terzo anno, cioè dagli 8 anni circa, il lavoro verrà integrato con l’avviamento e la guida all’ascolto degli strumenti musicali. Attraverso la visione e l’ascolto delle varie famiglie di strumenti e invitando musicisti o allievi delle classi della media musicale a eseguire dei brani e a raccontare la loro esperienza musicale. Questo percorso aiuterà gli alunni, se intenzionati, alla scelta di uno strumento musicale, per poter continuare un percorso di studio nelle media musicale dell’istituto o nelle scuole popolari del proprio territorio.
Materiali e strumenti
Strumentario Orff (glokenspiele, triangoli, tamburelli, legnetti, maracas, sonagli), cd audio, foto, fiabe illustrate, disegni, cartoni, matite colorate, tempera acrilica.
Finalità ed Obiettivi
Organizzazione e gestione del progetto.
Le finalità e gli obiettivi verranno discussi e condivisi con le Maestre e la funzionaria dei servizi educativi scolastici.
Le attività proposte nell’ambito dei laboratori musicali intendono indirizzare il bambino alla scoperta della realtà sonora e introdurlo al linguaggio musicale come possibilità espressiva, con lo scopo di contribuire allo sviluppo armonico e globale della sua personalità.
L’idea che sta alla base di questi laboratori è che la musica può costituire una bellissima occasione per giocare e che giocando si può imparare moltissimo; il gioco infatti è una delle modalità più importanti con le quali il bambino prende coscienza di sé, del mondo che lo circonda e delle persone con le quali entra in relazione. Giocare con la musica è un ottimo strumento pedagogico che consente di stimolare la curiosità, la fantasia, l’intuizione e la creatività che sono in ognuno di noi, in particolare nei più piccoli.
Opportunità che la musica può favorire in ordine:
Il laboratorio prevede giochi di vario tipo, che spaziano dal gioco corporeo a quello simbolico, attraverso l’utilizzo di canti e di danze delle tradizioni popolari e di strumenti musicali didattici (strumentario Orff) e altri oggetti convenzionali e non convenzionali, utili al gioco sonoro ed alla sperimentazione dei parametri del suono;
All’interno di ogni laboratorio, circa due incontri sono dedicati alla costruzione di strumenti musicali partendo da materiale didattico e di riciclo, nei quali ogni bambino avrà l’opportunità di costruire il suo strumento e quindi inventare il suo suono.
Da concordare con il dirigente scolastico e le maestre delle classi che partecipano al progetto
La caratteristica fondamentale dell’approccio metodologico è quello dell’attenzione al bambino, alle sue necessità espressive e alle sue potenzialità creative, valorizzando tutte le forme espressive come uniche e irripetibili. In un clima di accettazione, dove il giudizio estetico viene sospeso, i bambini verranno accompagnati in un contesto ludico e fantastico. Seguendo e immaginando le gesta di personaggi di fantasia, sperimenteremo insieme gli aspetti formali, emotivi e relazionali della musica; per fare ciò attingiamo a diverse metodologie della didattica musicale: Orff Schulwerk, “Music Learning Theory” di E. Gordon, le condotte musicali di F. Delalande, la musicoterapia modello “Benenzon”.
una volta alla settimana, più un incontro conclusivo dedicato alla condivisione con i genitori del percorso effettuato.