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il Programma della Festa

Venerdì 24 giugno

Piazzale

ore 18.00 Titubanda
La Titubanda nasce il 1° maggio del 1998 dall’idea forte di poter fare e trasmettere musica al di là di confini e barriere, fuori da qualsiasi logica di merito e di profitto e senza gerarchie all’interno del gruppo. In più di vent’anni di attività ha partecipato a numerosi festival musicali e iniziative, in Italia e all’estero, a sostegno delle istanze socioculturali di quartiere. Banda aperta a diversi generi musicali, alla portata di tutti, il collettivo è in primo luogo un laboratorio per diffondere la pratica degli strumenti e il piacere di suonare insieme.
ore 18.30 KisitoBand
La Festa celebra da sempre, e stavolta ancora di più, una cultura che abbatta le frontiere, superi le differenze e stimoli il dialogo. A darci manforte quest’anno il messaggio di unione e fratellanza di:
Kisitoband
Le idee, i ritmi , i suoni del gruppo uniscono allo stile Afro-Jazz , influenze afro e world music, con testi ricchi di valori e di tradizioni. Il gruppo nasce dall’incontro di alcuni artisti che hanno lasciato il loro paese di origine tanti anni fa, il Senegal, facendo ognuno il proprio percorso musicale in giro per l’ Europa. Si sono poi ritrovati in Italia e hanno deciso di unire la loro esperienza e la loro passione per la musica, dando vita al gruppo KISITOBAND . Il loro motto GOD IS ONE dà vita a un grande messaggio di pace , amore e rispetto all’insegna di convivenza, unione e fratellanza anche tra religioni diverse, cattolici e musulmani , di cui loro sono e vogliono essere di esempio.
PIERRE MICHEL DIATTA, lead vocal e chitarra acustica
PAPIS DIARRA, Basso
JEAN CHARLES, tastiere
ISSA DIARRA, chitarra elettrica
ADI MBAYE percuzioni
MARCELIN DIARRA, batterista
ore 19.30 Filuccio e Fattacci
Quando ci si parte per un lungo viaggio, come promette di essere questa 29ma edizione della Festa, meglio farlo a partire dal proprio territorio, con le sue tradizioni e la sua storia, e la sua capacità di accogliere e dialogare.  Con questo spirito, sabato 25 la Festa accoglierà la musica romana (e non solo!) di: FILUCCIO E FATTACCI 
Quando si parla di musica romana solitamente saltano alla mente i soliti brani noti della seconda metà del Novecento, oppure si classifica l’intero repertorio romanesco semplicisticamente sotto il nome di stornello. Ma c’è un mondo nascosto nei vicoli musicali della città eterna, a volte dimenticato, che va ricercato e rispolverato. E’ proprio questo stimolo che accompagna il gruppo  musicale “Filuccio e Fattacci”, che ripropone il vasto e a volte nascosto repertorio romanesco, fatto non soltanto dei classici e noti stornelli, ma anche di passagalli, serenate, saltarelli, scherzi, monologhi e sonetti musicati, che rivivono grazie alla voce e all’interpretazione del cantante e attore Raffaele Risoli, alla chitarra classica di Stefano Peluso e di quella acustica di Fabio Gammone, alla fisarmonica di Mirko Ceccaroli.
Brani classici e famosi si alternano ad altri meno conosciuti ripescati con attenzione e passione negli archivi musicali. Non mancano i monologhi irriverenti e le canzoni umoristiche tratte dalla cosiddetta rivista e dall’avanspettacolo di inizio ‘900, il repertorio napoletano classico e quello più “ballereccio”, le riletture swing e le canzonette della prima metà del Novecento. L’allegria delle osterie, la magia delle ottobrate romane, i suoni dei vicoli, allegria e divertimento, la genuinità del mondo popolare, la suggestione del passato, atmosfere sonore di tempi ormai lontani e  ricordati in bianco e nero. In una parola “Filuccio e Fattacci”.
ore 20.30 Zenia
Quest’anno alla Festa Per La Cultura spazzeremo via i venti di guerra immaginando un mondo diverso insieme a Nora Tigges ed il suo progetto ZENìA:
Immaginare un paese. Posarlo sulla terra, stretto fra le montagne e il mare. Modellare i suoni della sua lingua, inventare usi e costumi. E poi raccontare storie, leggende, personaggi, memorie dei suoi abitanti attraverso la musica che ne accompagna la vita.
Questa è Zenìa: un paese dove ogni giorno si tende un filo di speranza per disorientare la malasorte offrendo cibo e riparo a chi arriva, dove uomini e donne condividono la paura, il coraggio e l’amore per la bellezza. Sulla scena, come nella taverna del borgo, i canti “tradizionali” di Zenìa sono eseguiti nella loro lingua originale (immaginaria!), accompagnati a brevi narrazioni che aprono spiragli sulla vita di questo luogo assente dalle mappe, ma vicino al cuore.
Nora Tigges – canto, testi
Massimiliano Felice – organetto e chitarra
Davide Roberto – percussioni e canto
Massimiliano Bultrini – chitarra
Caterina Palazzi – contrabbasso
Federica Migliotti – supervisione teatrale e drammaturgica
ore 21.30 BandAdriatica
Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, la BandAdriatica voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali.Così le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento attraverso suoni di feste, processioni, funerali, serenate e viaggi di notte, di paese in paese che arrivano dopo dieci anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale.L’esibizione della band ha affascinato la critica del Babel Med 2017 di Marsiglia che l’ha definito “uno delle migliori proposte di tutta la Rassegna” e “uno dei migliori live-act italiani”.BandAdriatica ha collaborato con artisti come Bombino, Mercan Dede, Rony Barrak, Savina Yannatou, Chieftains, Burhan Ochal, Kocani Orkestar, Boban Markovic Orchestra, Fanfara Tirana, Eva Quartet, Cafer Naziblas, Fanfare Ciocarlia e Michel Godard.