
03 Mag E sono 30!
E sono 30!
Quest’anno la FESTA PER LA CULTURA celebra la sua 30ma edizione. Chi l’avrebbe detto, la prima volta, nel 1994, che saremmo arrivati fin qui? Beh, noi. Noi l’avremmo detto. Anzi, noi lo dicemmo chiaro e forte da subito, che quello non sarebbe stato l’ennesimo evento-meteora romano, come tanti che nascono tra mille fanfare e muoiono nel giro di pochi anni. Noi volevamo qualcosa di diverso. Volevamo creare un evento che fosse simbolo di una vitalità culturale quotidiana, diventandone al tempo stesso vetrina e incubatore. E questo è stata la FxC in questi 30 anni, un incredibile melting pot di esperienze diverse, che negli anni si sono intrecciate, connesse, contaminate, fuori e dentro la Festa, che ne è stata motore e sintesi dal punto di vista artistico, sociale, aggregativo e solidale.
“L’utopia concreta” di quel gruppo di “ragazzi” resiste dopo 30 anni, e questo è incredibile. Avremmo però voluto che diventasse istituzionale, perché questo sarebbe stato il vero salto di qualità, e che non dovesse, pur dopo tre decenni di successi e riconoscimenti pubblici, rimanere appesa all’esito di un bando, alla autotassazione dei soci, alla sottoscrizione del popolo della festa, minacciando così ogni anno di interrompere quel processo di crescita e sviluppo delle proposte culturali di territorio, che vede la propria espressione più rappresentativa proprio nella Festa. Ma le istituzioni, che purtroppo ormai coincidono con la politica e la sua continua necessità di propaganda, sono sorde a questi richiami e quando riescono a sentirli, non li capiscono, generando un distacco tra il mondo della cultura di base e la politica, anche quando quest’ultima si maschera da “civismo”.
La regressione culturale in atto ci impone di continuare a credere che questa Festa, questo momento di ideale emancipazione creativa, possa nel suo piccolo indicare la via per un vero cambiamento. Per questo nel suo trentesimo anno di vita la Festa rilancia i suoi contenuti, sempre più vivi e necessari: la trasformazione e la valorizzazione di luoghi significativi del territorio, siano essi una scuola, una piazza, un parco o un luogo della memoria, in rete con le associazioni e le istituzioni che in questi luoghi operano quotidianamente; il consolidamento del circuito di artisti e operatori culturali attivi in tutta la città per la promozione culturale sul territorio; lo stimolo alla ricerca, anche attraverso il confronto e lo scambio tra linguaggi artistici diversi; la difesa della memoria di fatti e personaggi che hanno determinato svolte importanti e positive nella storia della nostra città; la discesa in campo di decine e decine di attivisti che si trasformano in “operatori culturali volontari” e per mesi lavorano alla realizzazione dell’evento. Infine, la Festa torna alle origini, dedicando molto spazio a gruppi emergenti di giovani, del quartiere e non, che soffrono della cronica mancanza di luoghi dove potersi esibire, farsi conoscere, confrontarsi.
Gli appuntamenti quest’anno, per celebrare la 30ma edizione, si moltiplicano! Si partirà il weekend del 17 e 18 Giugno alla Principe di Piemonte come consuetudine, si proseguirà il 24 e 25 Giugno con il ritorno a Garbatella, al Parco Garbatella, per approdare infine al Mausoleo Garibaldino al Gianicolo l’8 e 9 Luglio con la Repubblica Romana.
Noi stiamo preparando il trentennale, insieme al Popolo della Festa!
A breve tutti i dettagli!
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